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“if you can dream it you can do it”, celebre frase di Walt Disney e di fatto molte mie produzioni nascono proprio da sogni notturni, che come sappiamo sono un modo attraverso cui la nostra mente riesce a riordinare gli input sensoriali esterni.
La fotografia d'autore, almeno la mia, è composta da una visione astratta che trasforma il piano della realtà in un piano spesso mentale, o almeno questo è il mio trip quando sono in fase creativa. L’esigenza non è soddisfare il pubblico piuttosto è il bisogno di realizzare quell'immagine per liberarla dalla mente, proprio per questa urgenza nasce la mia fotografia d’autore. Questa necessità non è data dal voler raccontare un pezzo di realtà ma dal fatto che avendo una vita interiore molto estesa io avverta la necessità di proporre delle argomentazioni, di esporre quelle che possono essere domande, o più semplicemente argomenti di discussione. Quei pensieri possono, come anche no, far nascere altri interrogativi anche in chi le guarda. Cerco di mostrarti un pezzo del mio mondo. Il mio intento quando faccio delle produzioni che si discostano dal produrre realtà (distaccandosi da un concetto di pura fotografia) è legato alla volontà di proporre quelli che sono i miei arrovellamenti, il mio soffermarmi a pensare. I soggetti sono chiaramente espressi, quindi riesci a riconoscere le forme e delle risposte posso essere rintracciate attraverso una identificazione di oggetto o soggetto all'interno di questo mondo del tutto reale, ma c'è bisogno che questo mondo che è reale nell’immagine, possa diventare, grazie allo spazio che offre la fotografia, metafisico, simbolico. Come qualcosa che si allontana dalla materialità dell'uomo e che si avvicina di più al suo concepire un pensiero, concepire un'idea. La fotografia e la tecnologia ci offrono la possibilità di inventare, di trasformare dal reale i nostri concetti in fantasia per cui non resta che dire che il limite della fotografia è pensare che ci sia un limite. Così come nei nostri sogni, l’arte può farci viaggiare nei pensieri degli altri. Quindi sono i sogni a generare l’arte o è l’arte a influenzare i sogni? Seguimi anche sui social: Instagram e Facebook ©Miriam Ognibene - riproduzione riservata |
AutoreSono Miriam, ho 40 anni, ma non mi piace ammetterlo. Sono una persona molto sensibile e sincera, esserlo in effetti è più forte di me. Spiritosa, anche se da poco tempo :P ArchiviCategorie
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